Vinca pianta coltivazione e cura

Vinca: caratteristiche e coltivazione della pianta

Ai matrimoni si è spesso soliti spargere dei petali al passaggio degli sposi ma non tutti sanno che non si tratta di petali di rose. I più utilizzati in questo caso sono quelli della pianta di vinca, detta anche pervinca o, grazie a questa tradizione, “dei promessi sposi”. 

I fiori di questa pianta, infatti, sono particolarmente colorati e delicati come ali di farfalla, simbolo del ricordo, della tenerezza e del coraggio verso le avversità della vita. Il loro lancio diventa quindi un buon auspicio per la coppia appena costituita.

Molto particolare anche da coltivare nel giardino o sul terrazzo, la vinca richiede alcune cure che derivano proprio dalle sue caratteristiche. Scopriamo insieme quali sono e come possono essere seguite anche da chi si è avvicinato da poco al mondo del giardinaggio.

Vinca: quali sono le caratteristiche?

È una pianta che può essere coltivata in vaso per adornare balconi e terrazzi e che si presenta con un portamento eretto e una struttura erbacea e legnosa. Proprio le sue foglie, infatti, così lumi cose e brillanti, si rivelano ideali per comporre cespugli ordinati che risaltano nel giardino o nel balcone. Risulta essere molto compatta ma al tempo stesso di una bellezza quasi ipnotica e per questo motivo è tra le preferite come pianta ornamentale.

La vinca non ha un vero e proprio periodo di fioritura. Possiamo infatti godere dei suoi colori quasi tutto l’anno, a condizione di trattarla bene. Non è indicata a chi si avvicina per la prima volta al giardinaggio e non si sente sicuro di gestire un impegno in ambito di giardinaggio.

Rispetto ad altre piante è infatti necessario controllare in modo più costante e preciso l’umidita del terreno e la sua concimazione, si deve prestare attenzione all’esposizione e alla temperatura esterna per proteggerla in ogni momento e correre ai ripari dove necessario quando appare sfibrata.

Come coltivare la pianta della Vinca

La vinca è una pianta resistente ma che in ogni caso predilige le temperature elevate come da sua origine. Si tratta infatti di una pianta esportata dal Madagascar e dall’india Meridionale, zone nella quali non è raro vederle fiorire anche in inverno.

Per ricreare lo stesso clima e le stesse condizioni ideali di crescita dobbiamo infatti collocarla in una zona soleggiata ed effettuare una potatura quando notiamo che i fiori sono ormai vecchi e tendono ad appassire. Nei periodi caldi dobbiamo irrigarla con regolarità, prestando sempre attenzione ad evitare ristagni che possano danneggiare e far ammalare la pianta.

In inverno, invece, le innaffiature saranno meno frequenti per evitare il congelamento delle radici. In questo periodo, in caso di temperature molto basse, è preferibile coprire la pianta creando una piccola serra che la protegga dalle intemperie. Questa può essere realizzata con il supporto di canne di legno da collocare intorno alla pianta, anche se in vaso, e un telo di plastica di quelli utilizzati durante i lavori per proteggere i mobili e i pavimenti. Il terreno deve essere ricoperto con paglia e foglie secche che possano garantire la temperatura delle radici.

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