Differenze tra Cannabis indica e cannabis sativa

Se qualche volta sei entrato in un dispensario di cannabis probabilmente hai visto ceppi etichettati con la dicitura Cannabis indica o Cannabis sativa. Tuttavia alla domanda quanto sono utili queste designazioni e quali effetti provocano, la risposta c’è ed è abbastanza articolata poiché ci sono delle differenze non trascurabili e che si rivelano alla fine indispensabili per scegliere una delle due varietà di cannabis.

Vediamo le in questa guida completa sulle Differenze tra Cannabis indica e cannabis sativa offertaci dal sito specializzato MisterPot.

Differenze tra cannabis indica e sativa

Anche se c’è del vero nel mito secondo cui le varietà a predominanza indica possono produrre uno sballo più pesante per il corpo, contrariamente a quella sativa, non è sempre così. Ciò che davvero influenza il modo in cui una delle due varietà si farà sentire è dovuta alla combinazione di cannabinoidi e terpeni.

Infatti la cannabis indica si è guadagnata la reputazione di produrre una sensazione di sballo probabilmente perché per la maggior parte, ha dei livelli più alti del terpene chiamato mircene. Da ciò si evince che fare affidamento sulla cannabis indica e sativa per prevedere gli effetti di una varietà non è il modo migliore, ed è per tale motivo che più avanti approfondiremo i criteri per sceglierne una.

Le caratteristiche della cannabis indica e sativa

La differenza più evidente che potrai notare tra la cannabis indica e sativa è l’aspetto esteriore delle due piante

L’aspetto della Cannabis Indica

Essa si presenta con un fusto basso e con una forma leggermente conica e vanta delle foglie larghe, mentre la seconda è più alta con rami allungati e foglie strette.

Questa differenza sostanziale che potrai notare a vista d’occhio è strettamente legata al fattore geografico cioè al luogo in cui ognuno dei due esemplari nasce. Le piante di cannabis indica, infatti sono originarie delle zone più fredde e montuose ossia del Nepal, dell’India e di altre zone adiacenti. La cannabis indica proprio per il clima che caratterizza questi luoghi, fiorisce in breve tempo e si sviluppa in modo rigoglioso cioè con una chioma densa. Inoltre si tratta di un esemplare che si può anche coltivare in serre e in grado di garantire più raccolti in breve tempo l’uno dall’altro.

L’aspetto della Cannabis sativa

La cannabis sativa invece trae le sue origini dalle zone tropicali del sud-est asiatico dall’America centrale e in alcune dell’Africa. Il clima caldo e umido che caratterizza queste zone del pianeta ha fatto in modo che le piante di cannabis sativa si sviluppino alte con foglie maggiormente affusolate e ideali per proteggere il fusto dai raggi diretti del sole e da parassiti e muffa. La crescita in altezza rende la cannabis sativa una pianta adatta per essere coltivata esclusivamente all’aperto.

Effetti benefici

Gli effetti della cannabis sativa

Le varietà di cannabis sativa, alla gente piace usarle poiché serve per aiutare a bandire la depressione, oltre che per aumentare la concentrazione e la creatività. Tuttavia mentre alcuni le usano per ridurre l’ansia, altri affermano che al contrario la fa aumentare. Premesso ciò, va altresì aggiunto che tanti altri soggetti che hanno utilizzato giornalmente la cannabis sativa si sono dichiarati soddisfatti in quanto è stata in grado di produrre un senso di benessere generale.

Gli effetti della cannabis indica

L’effetto più noto della cannabis indica è che produce uno sballo corporeo pesante; infatti, questa varietà è famosa per promuovere un livello di sedazione abbastanza evidente. La tipologia indica tra l’altro è anche ritenuta in grado di alleviare dolori fisici. Per questo motivo molte persone ne fanno uso dopo sforzi dovuti ad un’intensa attività fisica o semplicemente l’assumono prima di coricarsi allo scopo di conciliare il sonno.

I migliori modi per scegliere una varietà di cannabis

Ora che conosci le differenze fondamentali tra la cannabis indica e quella sativa, diamo un’occhiata ai migliori modi per sceglierne una tra le due varietà. In tal senso dobbiamo concentrarci su cannabinoidi e terpeni ovvero due sostanze che sono presenti in entrambi anche se con percentuali diverse.

Sebbene il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) e il CBD siano i cannabinoidi più conosciuti, va sottolineato che nella cannabis ce sono oltre cento diversi, nonché dozzine di terpeni. Questi ultimi nello specifico sono dei gruppi di molecole aromatiche che si presentano in diverse specie di piante e le proteggono da parassiti, funghi e batteri. Entrambe le sostanze lavorano in sinergia per conferire a ogni varietà le rispettive proprietà uniche.

In base a quanto appena descritto si evince che prima di scegliere tra la cannabis indica e quella sativa, va considerato lo spettro THC-CBD.

Qual è il contenuto di THC e CBD nella cannabis?

Il THC è ciò che produce quel famoso sballo provocato dalla cannabis, per cui la maggior parte degli utenti che utilizzano gli estratti dell’omonima per scopi ricreativi cercano ceppi ad alto contenuto del suddetto THC.

Tuttavia l’eccesso di questa sostanza con ceppi ad alto contenuto di THC, si corre il rischio di andare incontro ad un maggior numero di effetti collaterali come ad esempio l’ansia. A margine vale quindi la pena asserire che se per la prima volta intendi assumere la cannabis, è meglio che inizi con ceppi di THC più bassi o comunque moderati in modo da controllarne tolleranza e preferenze.

Il CBD è diventato molto popolare negli ultimi anni per la sua capacità di fornire molti benefici terapeutici senza gli effetti psicoattivi del THC. Questi tipi di varietà sono tra l’altro le preferite tra le persone che non vogliono sballarsi o che sono soggette all’ansia.

Conclusioni

Un approccio equilibrato nella scelta della specie di cannabis, quindi tra quella che contiene in determinate percentuali THC e CBD è la strada giusta da percorrere. Una varietà equilibrata può infatti fornirti risultati migliori rispetto a quella a predominanza di THC.

Una volta trovato un rapporto di THC e CBD che piace, è divertente iniziare a considerare le dozzine di terpeni che le piante di cannabis vantano e le proprietà terapeutiche e aromatiche che tali sostanza possono fornirti.

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