Tv, pc e tablet causano insonnia?

Tv ed insonnia: quali correlazioni?


A chi non è mai capitato di guardare la tv mentre si prova ad addormentarsi? Sebbene questa pratica sia spesso utilizzata, gli studiosi ci spiegano che a volte può sortire l’effetto contrario.
Abbiamo chiesto all’espero Vincenzo Tullo, specializzato in neurologia e responsabile del laboratorio sulle cefalee di Humanitas che ci ha confermato questa teoria; infatti, molti di noi guardano la tv per mettersi in pari con le proprie serie tv preferite, guardando episodi su episodi, le così dette maratone televisive.

Il risultato di tutto questo è passare l’intera nottata a vedere cosa i nostri personaggi preferiti hanno affrontato, dimenticandoci che la nostra giornata inizierà di lì a breve.

Questo comportamento può causare disturbi dell’attenzione e insonnia, data dall’eccitazione provocata dalla serie tv o dal programma televisivo, tale da non farci più riposare come si deve per affrontare al meglio la giornata.

Binge-watching

Il fenomeno in questione ha un nome ben preciso: binge-watching ed è molto diffuso, soprattutto nei giovani di oggi, ma non solo.

Infatti, a tutti nella vita è capitato almeno una volta di passare la nottata in bianco per seguire un programma o anche giocando ai videogiochi.
L’esperto consiglia però, per affrontare con energia e determinazione la giornata, di non esagerare con l’utilizzo degli apparecchi elettronici come cellulari o tv, soprattutto durante la notte, perché, altrimenti, non avremmo la forza di affrontare la nostra giornata al meglio ed essendo al massimo delle nostre energie.

Regole da seguire per dormire al meglio

In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, gli studiosi ci forniscono delle linee guida, soprattutto per le persone anziane, su come riposare al meglio, partendo, appunto dal cosa si deve mangiare per dormire bene.

Ci aiuta a capire meglio il tutto il professore Liborio Parrino, responsabile del centro di medicina del sonno dell’università di Parma, dicendo che il sonno è un bene ed un diritto che non si può condurre a trattative, quindi è meglio rispettare i nostri ritmi sin da giovani per preservare la nostra vecchiaia e renderla più serena possibile.

Sonno a singhiozzo

Da giovani ci è capitato, spesso e volentieri, di dormire poche ore a notte per poi riposare qualche altra ora il pomeriggio, spezzettando il momento del sonno.
Ovviamente è una cosa sbagliatissima.

Negli anziani avviene un meccanismo, però, particolare: raggiunta una certa età, ci si sveglia più spesso durante la notte, avendo dei micro risvegli che però disturbano il sonno e il sentirsi riposati al mattino.

Questi risvegli sono dovuti dalla stanchezza che si accumula durante la giornata, deficit della memoria, cadute, variazioni repentine di umore e, anche, problemi alla vista che affaticano il soggetto anziano durante l’arco della giornata.

È infatti risaputo che, dopo i cinquant’anni il corpo e le abitudini della persona cambiano e si modificano, aumentando i risvegli.

Il vero e proprio problema è quando, a questi risvegli normali, si affiancano anche quelli dovuti a particolari medicinali che disturbano il sonno, quali anticoagulanti e cortisone, e anche acciacchi e doloretti vari che non permettono all’anziano di dormire e di riposare come dovrebbe.
Le persone avanti con l’età, potrebbe sembrare una contraddizione, ma sono più sensibili ai rumori forti o deboli che siano durante la notte.

Dormire in correlazione con la salute

Per preservare, quindi, la nostra salute e quella dei nostri cari è importante, come primo step, dormire e farlo bene.

Purtroppo, il miglior passatempo degli anziani, in questi ultimi anni, è senz’altro il televisore ed anche il cellulare; molti di loro li utilizzano quotidianamente per aiutarsi a conciliare il sonno o più semplicemente per avere qualcosa che fa compagnia.
Sarebbe consigliabile, secondo l’esperto, fare una passeggiata od una partita con gli amici e poi andare a dormire presto, ad orari regolari per svegliarsi pieni di energie.
È risaputo, infatti, che problemi legati al sonno e alle poche ore spese a dormire possono essere rischi di ipertensione fino anche ad alterazioni del sistema immunitario.

Riposini pomeridiani

I pisolini pomeridiani sono consentiti, ma devono durare massimo mezz’ora.
Infatti, precisano gli studiosi, finché non si raggiunge la fase profonda del sonno, che arriva dopo venticinque minuti circa, non si rischia di rubare tempo al sonno durante la notte.

Nel caso in cui avvenisse questo, avremmo il cosiddetto sonno polifasico tipico dei bambini che dormono più volte al giorno, ma con sonnellini brevi di poche ore.

Questo metodo però, come si è visto, è deleterio per i soggetti adulti.

Il nostro studioso Parrino ironizza su questo dicendo che questo metodo veniva utilizzato solo da alcuni grandi della storia, come Leonardo Da Vinci che dormiva solo quarantacinque minuti al giorno o come Silvio Soldini che teneva perennemente il timone della propria nave.

Pasti per la cena

Bisognerebbe cenare con pasti leggeri prima di andare a dormire, ma stando attenti a non andare a dormire digiuno perché livelli di glicemia abbastanza alti permettono di sintetizzare meglio la melatonina, un ormone che favorisce il sonno.
L’utilizzo di tisane è controverso invece: per alcuni è un rito rilassante che viene ricollegato al successivo andare a dormire, per altri potrebbe essere deleterio perché costringerebbe ad alzarsi molte più volte durante la notte per andare in bagno.

Come curare l’insonnia

Qualora l’insonnia diventasse un problema, sarebbe opportuno parlarne con il proprio medico proprio perché esistono dei medicinali che potrebbero aiutare, ma un esperto dovrebbe comunque sempre considerarli in associazione ad altri che spesso le persone anziane assumono.

Si pensa e si spera che andando avanti con gli anni, la scienza dia sempre più importanza alla melatonina (che diminuisce con l’avanzare degli anni) per curare l’insonnia e dare sollievo alle persone che soffrono per questo problema.

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Alcuni studi hanno sollevato anche il problema della luce, sostenendo che sia più difficile dormire in presenza della luce e che, al contrario, il buio concili maggiormente il sonno.

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Alessandro Rivale
Alessandro Rivale

Mi chiamo Alessandro Rivale e dirigo il network di blog di CurarsiNaturale.it dal 2011. Mi occupo di informazione online in ambito benessere e ospito esperti del settore benessere tra i più preparati in Italia per trattare argomenti come alimentazione naturale, dimagrimento, fitness e rimedi naturali.

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