Keto Flu – cosa è l’influenza da chetosi e quali sono i metodi per prevenirla?
Sicuramente vi sarà capitato di sentir parlare di dieta chetogenica: si tratta di un regime alimentare basato sulla restrizione di carboidrati, in modo tale da “obbligare” l’organismo a produrre autonomamente il glucosio necessario alla propria sopravvivenza e a sfruttare soprattutto il tessuto adiposo come combustibile. Dal momento che la nella nostra dieta i carboidrati hanno un ruolo di primaria importanza, abbracciare questo stile di vita può essere molto difficile, soprattutto i primi giorni, tanto che si parla di influenza Keto o Keto Flu.
Che cos’è l’influenza Keto – Keto Flu?
Con questo termine si fa riferimento a un insieme di sintomi che vi potrà capitare di avvertire nel momento in cui eliminerete i carboidrati dalla vostra dieta; questi comprendono un normale desiderio di zucchero, più intenso nei primi giorni, vertigini, irritabilità, mente annebbiata, difficoltà di concentrazione, dolore muscolare e insonnia.
Quanto durano i sintomi del Keto Flu?
In realtà non è facilmente prevedibile: alcune persone soffrono di influenza Keto solo per alcuni giorni, altre possono invece manifestare questi sintomi anche per qualche settimane.
Perché ci possono essere queste differenze?
Il principale responsabile è la flessibilità metabolica, ovvero la capacità dell’organismo di adattarsi al nuovo combustibile disponibile: non più carboidrati, ma grassi, proteine e chetoni. Anche la genetica svolge un ruolo importante: deficit di enzimi metabolici possono rendere le persone che ne sono portatori meno flessibili.
Infine importantissima è l’attività fisica: chi la pratica regolarmente ha meno difficoltà a sopportare la chetosi rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario. Ma perché questo avviene?
Eliminazione di acqua e sodio
Dopo aver mangiato carboidrati, aumenta la glicemia, ovvero la concentrazione di zucchero nel sangue, e questo comporta aumentata produzione di insulina; l’insulina fa sapere alle cellule che c’è energia in eccesso e induce i reni a trattenere sodio e acqua.
Eliminando i carboidrati dall’alimentazione, la produzione di insulina diminuisce, per cui i reni espellono, attraverso le urine, sodio e con esso acqua: ciò può portare a una perdita anche di 10 kg nei primi cinque giorni di dieta!
Il ruolo del glicogeno
Dopo il primo giorno di dieta, inoltre, il principale combustibile diventa il glicogeno liberato da fegato e muscolo, il quale, insieme all’insulina, aiuta ad eliminare ancora più sodio ed acqua.
Tutta quest’acqua persa può portare ad alcuni sintomi dell’influenza Keto, quali: nausea e vertigini, che si possono risolvere nell’arco di qualche giorno bevendo molto e integrando i minerali giusti.
Riduzione dei livelli di ormone T3
Questa complicanze non si manifestano in tutte le persone che seguono la dieta chetogenica: una riduzione dei livelli di quest’ormone implica una sofferenza della ghiandola tiroidea e si manifesta con depressione, irritabilità e difficoltà a concentrarsi.
Aumento dei livelli di cortisolo
Si è infine visto che il corpo risponde alla carenza di zucchero aumentando i livelli di cortisolo, che è un ormone dello stress: in altre parole il corpo reagisce come se lo stessimo sottoponendo a un grande sforzo.
L’incremento dei livelli di cortisolo comporta irritabilità e insonnia. Fortunatamente quest’aumento è di breve durata e, non appena l’organismo inizia ad utilizzare i grassi e i chetoni come combustibile energetico, i livelli di cortisolo tornano nella norma.
Come rimediare all’influenza Keto
Il primo suggerimento è quello di bere molta acqua: se avete superato i 20 anni, gli studiosi suggeriscono di bere fino a 2,7 litri d’acqua al giorno, che dovranno aumentare ulteriormente nei primi cinque giorni di dieta, dal momento che la perdita di liquidi in questo periodo è maggiore.
Tuttavia, oltre all’acqua, con questa dieta vengono eliminati anche minerali importanti, quali sodio, magnesio e potassio. Il sodio può essere reintegrato aumentando l’apporto di sale durante la prima settimana (si raccomanda di assumerne 5-7g al giorno).
Magnesio e potassio
Il magnesio è importante per tenere sotto controllo eventuali crampi e migliorare la qualità del sonno; è presente in alcuni alimenti quali semi di zucca, mandorle e spinaci. Il potassio lo si ritrova invece nell’avocado e nelle verdure a foglie larghe.
Per assicurarvi un più adeguato apporto di questi due minerali, può essere utile assumere degli integratori quali il gluconato di potassio e il citrato di magnesio, che vantano un ottimo rapporto qualità prezzo.
Altri utili accorgimenti per sintomi da Chetosi
Poiché con questa dieta il vostro corpo brucerà molti grassi, è necessario che gliene forniate altrettanti: per adattarvi al Keto, può essere utile introdurre le cosiddette bombe adipose.
Dal momento però che la maggior parte dei grassi contenuti nelle bombe non giungono subito al fegato (dove sono utilizzate per produrre chetoni), ma sono veicolati prima nel circolo linfatico, può essere utile associarvi l’olio MCT, che contiene acidi grassi saturi a media catena, i quali vengono trasportati subito al fegato.
Non bisogna trascurare lo stile di vita: fate attività fisica (basta anche una camminata di 30 minuti al mattino), cercate di alleviare lo stress praticando la meditazione e di dormire 7-9 ore a notte.
Cosa non fare quando avete l’influenza Keto
Cercate di non confondere una moderata attività fisica con esercizi ad alta intensità: questi ultimi sono assolutamente sconsigliati, soprattutto durante la prima settimana; evitate inoltre di mangiare troppe proteine e di condurre uno stile di vita stressante. Tutto ciò non farà altro che farvi stare peggio!
Conclusioni generali
La dieta chetogenica è un ottimo strumento per perdere peso e stare bene con voi stessi. Applicare tutte le accortezze che vi abbiamo mostrato vi farà evitare le complicanze.
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