Come prendere peso durante il recupero dall’anoressia

Dopo aver visto come guarire dall’anoressia e i sintomi collegati, ora diamo un’occhiata ad un argomento molto importante alla dieta consigliata da seguire per prendere peso gradualmente nel periodo post anoressia.
Cosa Mangiare nella Dieta Post Anoressia

Come prendere peso durante il recupero dall’anoressia

L’anoressia identifica un disagio, particolarmente diffuso tra la popolazione mondiale, che comporta il rifiuto di nutrirsi.

Tale disagio può essere conseguente ad una serie disparata di motivi, potendo infatti derivare da altre patologie cliniche, dall’assunzione di specifiche tipologie di sostanze ovvero da ragioni psicologiche a causa delle quali il soggetto si rifiuta di assumere sostanze nutritive per la paura ossessiva di prendere peso: in quest’ultimo caso si parla, segnatamente, di anoressia nervosa, la quale appartiene alla più ampia categoria dei disturbi del comportamento alimentare.

I soggetti che guariscono da tale disturbo non devono solo sforzarsi per ripristinare un sano rapporto con il cibo e, di conseguenza, con la percezione del proprio corpo, ma più in generale si trovano anche a dover affrontare una serie di difficoltà pratiche durante la fase dell’acquisto di peso, dovendo prestare particolare attenzione ai cibi da scegliere per guadagnare peso in modo sano e progressivo.

Il modo più sano, perché cauto e soprattutto graduale, per riacquistare peso durante il recupero dall’anoressia consiste nello scegliere specifici tipi di cibi e bevande nutrienti e tentare di aggiungere calorie extra con spuntini fuori pasto. Va sottolineato, però, che in questa fase è importante mettere a bando cibi spazzatura poiché comportano sì un aumento del peso, ma non in maniera realmente sana e nutriente.

Quali cibi nutrienti scegliere post anoressia

La scelta di cibi nutrienti risulta fondamentale in questa fase, dal momento che consente non solo di aumentare l’apporto calorico (quindi, in poche parole, di mettere su peso) ma anche di alimentare il proprio organismo con una serie di sostanze nutritive che gli consentono di svolgere tutte le sue normali funzioni fisiologiche.

Inoltre, questi cibi si adattano particolarmente alle esigenze di un soggetto precedentemente affetto da anoressia, che fa fatica a consumare porzioni di cibo standard o peggio abbondanti, perché forniscono le sostanze necessarie anche se assunti in quantità ridotte.

Tra i cibi nutrienti da scegliere vanno ricordati quelli ricchi di carboidrati, essendo però qui necessaria la distinzione tra carboidrati sani e carboidrati vuoti: i secondi, infatti, essendo raffinati non contengono più le fibre presenti al loro stato originario e dunque perdono di vitamine, minerali e acidi grassi, risultando appunto nutrizionalmente vuoti. I primi, invece, non essendo raffinati, garantiscono un sano apporto nutritivo ed energetico.

Non devono mancare, dunque, carboidrati come la pasta, il riso ed il pane integrali e le patate, castagne, sia dolci che tradizionali. Sarà meglio, invece, evitare di assumere carboidrati vuoti come quelli presenti nelle marmellate, nei succhi di frutta, nei dolcificanti e nel riso, pane e pasta bianchi.

Oltre ai carboidrati sarà necessario garantire al fisico un sano apporto proteico, con la conseguenza che altri cibi nutrienti altamente consigliati sono i cereali (come la quinoa e il farro) i legumi (quindi ad esempio fagioli, ceci e lenticchie) e le uova. Altri alimenti nutrienti da non dimenticare sono la frutta e gli ortaggi, di qualsiasi tipo, nonché alcuni latticini come lo yogurt magro senza zuccheri aggiunti.

Aggiungere calorie extra e bibite caloriche

Oltre all’assunzione dei suddetti cibi nutrienti è importante che il soggetto, durante questa delicata fase di recupero, si sforzi di assumere quantità extra di calorie al fine di guadagnare ulteriore peso. Quest’aggiunta può essere conseguita sia con spuntini fuori pasto, sia con la scelta di particolari condimenti, sia con l’assunzione di bibite caloriche che, essendo liquide e meno sazianti, permetteranno al paziente di aumentare l’apporto calorico senza avvertire una sensazione di gonfiore.

Le alternative in punto di bevande sono variegate: si può optare, ad esempio, per succhi di frutta, a patto che siano puri al cento per cento (visto quanto detto poc’anzi sui carboidrati vuoti) latte scremato o altri tipi di latte, come il latte di soia, di cocco o di mandorle, oppure scegliere frullati e/o centrifughe di frutta e verdura, in cui si possono inserire vari elementi a seconda dei propri gusti soggettivi.

Per quanto riguarda, poi, gli snack fuori pasto che permettono di ingrassare in modo sano, abbiamo la frutta secca (nocciole, noci, mandorle) che inoltre può anche essere usata come condimento durante i pasti, ad esempio nelle insalate.

Se si vuole evitare di fare spuntini fuori pasto, in generale è possibile aumentare l’apporto calorico lavorando sui condimenti scelti: usare buone quantità di olio d’oliva, aggiungere particolari salse come il ketchup, la maionese, la salsa ranch, la salsa barbecue o la salsa alla panna acida rappresenta, quindi, una valida alternativa.

Cercare il supporto psicologico da uno psicologo

Nella fase di recupero post-anoressia è fondamentale che il lavoro sul proprio corpo e quello sulla propria mente viaggino su binari paralleli e che, quindi, oltre al ripristino di sane abitudini alimentari ci si preoccupi di curare anche la propria serenità psicologica.

Rivolgersi ad uno specialista, in questi casi, è dunque particolarmente importante per permettere al paziente di riacquistare fiducia e consapevolezza di sé stesso, del proprio corpo e del proprio rapporto con il cibo.

Si dovrà scegliere uno psicologo specializzato in disturbi alimentare dopo averne verificati i metodi, gli obiettivi prefissati e soprattutto la competenza (è necessario accertarsi che sia iscritto all’albo).
In tal senso, un primo passo di orientamento alla ricerca è quello di recarsi dal proprio medico di famiglia, in ospedali e centri specializzati in zona ovvero chiedere personalmente a soggetti che hanno vissuto esperienze analoghe, se si conoscono.

Cambiare il proprio atteggiamento verso il cibo

Da ultimo, è bene sottolineare che prendere atto e soprattutto accettare che il cibo rappresenti un alleato per una vita ed una forma fisica sana, e non un nemico, è un elemento essenziale ai fini di un recupero e di una guarigione totali.

In questo senso, ad esempio, è consigliabile tenere un diario alimentare in cui si annotano le proprie sensazioni prima e dopo aver mangiato e il modo in cui queste impattano sul modo stesso di mangiare, così da avere piena consapevolezza del proprio rapporto con il cibo e gettare le basi per un pieno e completo recupero.

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Alessandro Rivale
Alessandro Rivale

Mi chiamo Alessandro Rivale e dirigo il network di blog di CurarsiNaturale.it dal 2011. Mi occupo di informazione online in ambito benessere e ospito esperti del settore benessere tra i più preparati in Italia per trattare argomenti come alimentazione naturale, dimagrimento, fitness e rimedi naturali.

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