Metodo Wim Hof passo a passo: come iniziare?

Il metodo Wim Hof punta a padroneggiare mente e corpo attraverso la tecnica delle docce fredde, non solo al fine di riattivare la circolazione, ma così da sviluppare una maggior resistenza fisica e psichica per ritrovare l’armonia con sé stessi.

Il nome di questa tecnica deriva dal suo ideatore, l’olandese Wim Hof, anche chiamato “uomo di ghiaccio”, il quale ha dimostrato, attraverso la padronanza della respirazione e della meditazione, nonché della resistenza al freddo, di poter compiere imprese fuori dal comune.

Tra queste ci sono state la maratona al circolo polare senza scarpe, oppure il Kilimangiaro scalato coi pantaloncini.

All’età di circa 60 anni, Wim Hof ha voluto condividere con gli altri il metodo che gli ha permesso di fare tutto questo, non perché le persone potessero replicare i suoi record, ma per permettere alla gente di beneficiarne nella vita di ogni giorno.

Probabilmente avrai già sentito nominare il metodo Wim Hof, ma non sai esattamente di che si tratta: andiamo dunque a vedere passo passo in cosa consiste.

I pilastri del metodo Wim Hof

Il Wim Hof Method si sviluppa in tre fasi che aiutano le persone a superare lo stress fisico e psicologico.

I tre pilastri su cui si basa sono:

  1. meditazione,
  2. respirazione
  3. ed esposizione al freddo.

Sebbene l’uso dell’acqua gelida possa sembrare estremo, in realtà gli effetti della cold therapy sono già conosciuti e utilizzati in altre tecniche, come il metodo Kneipp, che alterna docce calde e fredde.

A testimoniarlo è il fatto che diverse persone che hanno seguito questa pratica, hanno trovato i bagni in acqua fredda rinvigorenti e sviluppato una resistenza maggiore ad ammalarsi.

Alla base di tutto vi è la respirazione, il cui controllo diventa la chiave necessaria per raggiungere risultati anche alle prese col gelo. Essa è strettamente legata alla concentrazione, che fa perno specialmente sulla forza di volontà e sul raggiungimento del giusto mindset.

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La respirazione di Wim Hof: come praticare gli esercizi

Wim Hof consiglia di fare gli esercizi di respirazione al mattino a stomaco vuoto, da sdraiati o seduti.

Il suo metodo mira a controllare il respiro, alternando fasi di iperventilazione e apnea: inizialmente, praticandole potrebbe sembrarti di provare strane sensazioni, come formicolii o vertigini (che andranno via pian piano) oppure l’impulso di ridere o piangere; è tutto perfettamente normale e lo stesso Wim Hof invita a lasciare libere le proprie emozioni.

Questo genere di respirazione va sempre praticata in un luogo tranquillo e mai in piedi, in macchina o in acqua, poiché altrimenti potrebbe causare vertigini o sensazioni negative.

Nel caso quest’ultime si manifestassero, meglio interrompere immediatamente l’esercizio.

Come eseguire la tecnica respiratoria step by step

  1. Innanzitutto, trova un luogo tranquillo dove sdraiarti o sederti, a seconda di come ti senti più comodo.
  2. Concentrati sulla respirazione, sentendo il movimento del diaframma, inspirando dal naso ed espirando dalla bocca.
  3. Nel farlo, rendi man mano gli intervalli regolari, mantenendo ognuna delle fasi per 3 o 3 secondi.
  4. A questo punto, fai una serie di 30-40 respiri: quando la concludi trattieni il respiro più a lungo che puoi.

Praticando questo semplice esercizio tutti i giorni, ti renderai conto che il tempo in cui riesci a mantenere l’apnea aumenta sempre più e può arrivare addirittura ad alcuni minuti.

Stai allenando il tuo respiro e padroneggiando un processo che svolgi di continuo in maniera naturale.

Se senti che non ce la fai più a trattenerti, rilascia tranquillamente l’aria e riprendi daccapo, facendo un respiro profondo.

Ripeti il tutto dall’inizio per almeno 4 o 5 volte.

L’esercizio delle docce gelate

Sono in tanti a non riuscire a spiegarsi come faccia Wim Hof a sopportare condizioni di freddo estremo e a non risentirne affatto. Secondo la sua teoria, l’acqua gelida rinvigorisce il corpo e la mente stimolando il sistema circolatorio.

  1. L’olandese, che grazie a questo metodo ha conquistato 21 guinness mondiali, suggerisce di praticare una breve immersione in acqua fredda ogni mattina, appena svegli e a digiuno.
  2. Basteranno pochi minuti per temprare il fisico: la pratica è eseguita anche da diversi sportivi e atleti professionisti.

Infatti gli effetti della respirazione Wim Hof sono stati riconosciuti scientificamente: essa aiuta ad aumentare temperatura corporea e a scacciare i pensieri negativi, così da rendere Wim impenetrabile al freddo.

Come per la respirazione, anche l’esercizio dell’esposizione al freddo migliora di giorno in giorno: puoi iniziare gradualmente utilizzando la doccia.

Ogni mattina, bagna prima i piedi e le estremità, per poi porti totalmente sotto il getto freddo.

Quando non ti farà più alcun effetto, puoi passare ai bagni nell’acqua gelata, sia nella vasca che in un lago, perché ormai il tuo corpo sarà in grado di padroneggiare lo choc termico.

Ricorda sempre di svolgere il tutto in modo graduale e con la massima cautela e di avere un altra persona con te.

Nei paesi nordici esistono addirittura dei gruppi che si ritrovano per fare bagni ghiacciati assieme.

L’importanza della concentrazione

Come abbiamo detto inizialmente, tra i tre pilastri del metodo Wim Hof figura la meditazione. Essa è alla base e allo stesso tempo è conseguenza di queste pratiche.

La consapevolezza del respiro e del proprio corpo, così come l’affrontare i bagni gelati, sono frutto di uno stato di concentrazione profonda, che accresce via via che si va avanti. Praticando gli esercizi che abbiamo visto, man mano ci si dimentica di tutto il resto, svuotando la mente e concentrandosi unicamente sul respiro.

Lo stesso Wim afferma che siano i pensieri a far rimanere al caldo: di certo, se mentre si è immersi in acqua gelida ci si concentra sul freddo, se ne percepirà ancor di più.

Wim Hof vuole fare notare alle persone quanto la mente influenzi la loro esistenza e quanto possiamo controllarla assieme alle nostre emozioni. Questo controllo non si traduce in repressione delle emozioni negative, al contrario: il creatore del metodo afferma di lasciar fluire liberamente anche le emozioni meno positive.

Imparare a crearsi una forte dimensione meditativa è anche una questione di disciplina. Non ha senso praticare l’interno metodo una volta ogni tanto: la frequenza farà la differenza.

I benefici concreti della tecnica ideata da Wim Hof

Grazie alla respirazione che abbiamo visto, il battito del cuore aumenta assieme a temperatura e pressione, mentre cresce la produzione di ATP e la capacità di ossigenazione dei polmoni.

In poco tempo, per via della respirazione intensa, nel sangue viene prodotta una grande quantità di ossigeno rispetto ad una condizione normale e ridotta l’anidride carbonica. In tutto, le pratiche che ti abbiamo spiegato richiedono circa venti minuti ogni giorno.

Se svolte con costanza portano ad un aumento di energia e di concentrazione, alla resilienza allo stress e a un’eccellente reattività del sistema immunitario. Risulta particolarmente utile in casi di asma, fibromalgia, artrite e nelle pratiche sportive.

Inoltre il metodo Wim Hof migliora gli stati di insonnia, rilascia adrenalina e stimola metabolismo e circolazione, aiutando l’intero organismo a rigenerarsi. Aiuta anche a dimagrire, perché comprende il consumo di grassi.

Ma anche i risvolti sul lato psicologico sono notevoli: il metodo Wim Hof contribuisce a combattere gli stati depressivi e l’esaurimento, mentre concorre a temprare la forza di volontà. Gli esercizi attivano parti del cervello che fungono da antidolorifico naturale e da qui si spiega anche la sopportazione del gelo.

Alcuni decidono lentamente di impararlo da soli, ma la cosa migliore sarebbe seguire un insegnante o dei corsi.

La parola finale alla scienza: il Metodo Wim Hof funziona?

Tuttora la scienza sta studiando con grande interesse questo metodo, del quale alcuni capisaldi erano già noti per le loro conseguenze, come la crioterapia o il controllo della respirazione. Tra le istituzioni che seguono e monitorano da vicino l’uomo di ghiaccio, vi sono L’Università australiana RMIT e il Radboud Medical Center di Nijmegen, nonché altri istituti olandesi e americani.

Ad esempio, nel 2014 gli studiosi dell’Università del Minnesota hanno osservato da vicino Wim Hof per capire se i suoi risultati dipendessero da condizioni già presenti in partenza o da una disciplina acquisita.

La risposta è stata la seconda, poiché l’uomo è riuscito a tagliare i suoi incredibili traguardi solo grazie all’allenamento, proprio come uno sportivo.

Le ricerche svolte sul metodo Wim Hof, hanno dimostrato che le sue tecniche di respirazione riescono ad influenzare il sistema nervoso: per lungo tempo la scienza ha negato gli effetti della meditazione sull’essere umano, ma le pratiche di Wim Hof hanno costituito un importante tassello verso questo riconoscimento.

Nel 2020, i ricercatori hanno dimostrato la validità del metodo Wim Hof sul sistema nervoso autonomo, osservando che contribuisce a rafforzare le difese immunitarie e la risposta antinfiammatoria del corpo.

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