Acufene pulsante orecchio destro o sinistro significato e cure

L’acufene pulsante è un disturbo dell’udito che si manifesta con un dolore ritmico che si origina all’interno del corpo. Esso è causato, infatti, da un cambiamento di flusso sanguigno che avviene vicino all’orecchio e se questo cambiamento avviene solo in un orecchio e non li coinvolge entrambi si parla di acufene pulsante orecchio destro acufene monolaterale destro.

È importante considerare che l’acufene pulsante orecchio destro o monolaterale destro è più complesso da diagnosticare rispetto all’acufene pulsante bilaterale e si tratta di un fenomeno che spesso insorge per cause di stimolo fisiologico.

L’acufene presenta quindi un rumore ritmico e spesso sincrono con il battere del cuore. Si tratta di una manifestazione alquanto rara, che coinvolge il 3% della popolazione e che non deve essere sottovalutato.

Acufene pulsante, cosa vuol dire? Quanto è grave? Si può curare? Le cause scatenanti e i rimedi per calmare l’acufene persistente.
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Se soffri di acufene, sai quanto possa essere frustrante e debilitante vivere con questo problema. L’acufene è un disturbo dell’udito caratterizzato da suoni fastidiosi o rumori che non provengono da una fonte esterna. Fortunatamente, esiste un integratore naturale che può aiutarti a combattere l’acufene in modo efficace: Atinnuris.

Acufene pulsante orecchio destro

Le cause dell’acufene pulsante orecchio destro possono essere ricercate nella variazione di flusso sanguigno che compaiono in prossimità dell’orecchio destro, che possono nascere a seguito di un’ostruzione o dell’allargamento di un vaso che genera rumore. Vi possono quindi essere turbolenze del vaso sanguigno che vanno a generare l’acufene pulsante orecchio destro, perché quando le pareti sono irregolari, di riflesso anche il flusso si presenta tale.

Acufene pulsante orecchio sinistro

L’acufene pulsante orecchio sinistro è lo stesso dell’acufene pulsante orecchio destro, ma traslato dall’altra parte. Anche in questo caso si parla, infatti, di acufene pulsante monolaterale perché interessa solo un orecchio. Le cause sono le stesse, quini problematiche ai vasi sanguigni che sono posizionati in questo caso vicino all’orecchio sinistro e i sintomi sono uguali, quindi la percezione di un suono pulsante spesso asincrono con il battito del cuore che viene percepito ‘dall’interno’.

Evidenziato che vi è una correlazione fra la comparsa degli acufeni, anche di quelli pulsanti e situazioni di ansia e stress acuti. In questo caso è importante capire quali sono le cause psicologiche che hanno indotto alla manifestazione degli acufeni e cercare di risolvere con le adeguate terapie.

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Le cause dell’acufene pulsante orecchio sinistro sono quindi le stesse dell’acufene pulsante all’orecchio destro e in entrambi i casi è importante procede a chiedere un appuntamento con il medio specialista che può effettuare la diagnosi corretta impiegando numerosi esami come l’audiometrico e l’impedenziometrico che va a valutare l’elasticità della membrana timpanica.

Lo specialista procede quindi ad auscultare con fonendoscopio le ragioni periauricolari per definire se si tratta di acufeni oggettivo (percepiti anche all’esterno) oppure soggettivi.

Acufene pulsante

Le cause degli acufeni pulsanti sono nello specifico

  • vasculite: gli acufeni pulsanti possono essere causati dall’infiammazione dei piccoli e grandi vasi sanguigni che prende il nome di vasculite;
  • neurinoma del nervo acustico: in questo caso si tratta di un tumore benigno che insorge nell’ottavo nervo cranico e che se la massa è importante può causare acufeni, quindi perdita dell’udito, dell’equilibrio e formicolio;
  • disturbi della circolazione quali l’anemia, la pressione alta, le anomalie della arteria carotide interne, la apertura della carotide cocleare e la persistenza della arteria stapediale. Altri disturbi associati alla comparsa di acufeni pulsanti sono la fistola arterovenosa ovvero la formazione di un canale che collega la vena all’arteria e che se accade l’otosclerosi crea delle microfistole che causano il fischio all’orecchio;
  • tumori vascolari: può trattarsi di tumori vascolari della testa e del collo ad esempio al glomo giugulare che preme su vasi sanguigni dell’orecchio e causa quindi turbolenze circolatorie che danno origine alla percezione della pulsazione;
  • aumento della pressione intracranica: può accadere a seguito di un trauma, di un idrocefalo o emorragia;
  • stenosi dei vasi sanguigni che si trovano nella testa e nel collo: si tratta dell’ostruzione delle pareti delle arterie che portano il sangue a fluire nella testa. In questi casi lo spazio a disposizione si riduce e il flusso sanguigno aumenta la pressione, inducendo l’orecchio a percepire i rumori di pulsazione quindi gli acufeni pulsanti.

 Acufeni pulsanti: cause psicologiche

Non ci sono solo cause fisiche degli acufeni pulsanti ma anche cause psicologiche, legate soprattutto allo stress.

Sì, è estremamente probabile che il ronzio persistente all’orecchio possa essere causato dalla mente. Precisamente, l’ansia e lo stress sono fortemente legati allo sviluppo di acufeni persistenti. Tra questi vi è un collegamento complesso che la scienza ancora sta cercando di comprendere.

È sempre importante ricordare che uno dei problemi più comuni è il modo in cui l’acufene può essere una forte causa di stress. Questo perché il suono continuo interrompe il sonno e abbassa notevolmente la qualità della vita. In questo caso è l’acufene a causare l’ansia, non viceversa.

Acufene pulsante rimedi e consigli

Purtroppo, non esiste ancora oggi una cura o un trattamento scientificamente provato contro l’acufene. Se il problema è scatenato dall’ansia, affrontarla e imparare a gestirla è fondamentale. Inoltre, eliminare lo stress è importante per calmare i sintomi dei problemi dell’udito.

Evitare farmaci e alcolici

Alcuni medicinali, tra cui antidolorifici da banco, possono peggiorare l’acufene. Anche il fumo e l’alcol sono legati all’acufene pulsante. Il nostro consiglio è quello di parlar con il proprio medico di fiducia per modificare le prescrizioni o abbassare i dosaggi.

I farmaci che possono scatenare il ronzio all’orecchio sono:

Ridurre lo stress cronico

Stress e alti livelli di infiammazione sembrano aumentare il rischio di acufene pulsante e non solo. Lo stress ne peggiora anche i sintomi, modificando il modo in cui il cervello reagisce ai rumore che sente.

La ricerca sull’uso della terapia cognitivo-comportamentale per l’acufene mostra che la tolleranza può essere facilitata riducendo i livelli di eccitazione del sistema nervoso autonomo, cambiando il significato emotivo degli acufeni e abbassando gli altri stress. Si è infatti scoperto che esiste una sovrapposizione tra l’ansia e il ronzio alle orecchie, a causa di un’associazione tra le reti cerebrali sottocorticali coinvolte in suoni uditivi, attenzione, angoscia e funzioni di memoria.

Inoltre, una dieta povera, uno stile di vita sedentario, una mancanza di sonno e uno stress cronico sono tutti in grado di ridurre l’immunità e renderti vulnerabile a danni ai nervi, allergie e problemi alle orecchie. Consigliati antidolorifici naturali: attività fisica regolare, yoga, meditazione, bagni caldi, oli essenziali, dieta anti-infiammatoria e trascorrere più tempo all’aria aperta.

Evitare rumori molto forti

È stato riscontrato che l’esposizione a rumori molto forti può contribuire a perdere l’udito e a scatenare l’acufene pulsante. I suoni forti possono includere quelli provenienti da macchinari pesanti o attrezzature per l’edilizia (mazze, motoseghe, ecc.). Anche un incidente automobilistico o un concerto possono scatenare acufeni acuti, anche si alcuni casi il problema può andare via da solo nel giro di un paio di giorni.

È improbabile che suoni al di sotto dei 75 decibel, anche dopo una lunga esposizione, provochino problemi di udito o acufene, ma al di sopra degli 85 decibel possono fare danni. Anche la tecnologia e i dispositivi musicali portatili contribuiscono all’inquinamento acustico, soprattutto nei giovani. Quando si ascolta musica con le cuffie, è importante mantenere il volume dei lettori mp3 ai bassi livelli e non emettere suoni molto rumorosi per lunghi periodi di tempo.

Infine, per aiutarti a trattare l’acufene pulsante, fai attenzione ai cambiamenti del tuo senso d’udito. Se sei frequentemente esposto a forti rumori, limita l’utilizzo delle cuffie e considera l’uso di tappi per le orecchie.

Acufeni pulsanti diagnosi

Se c’è un problema di acufene pulsante è fondamentale rivolgersi al medico specialista audiologo o otorinolaringoiatra. Gli esami che lo specialista può mettere in atto sono molteplici e iniziano con l’esame del timpano e l’esplorazione manuale dei vasi del collo. Dopo gli esami specifici lo specialista può quindi chiedere di effettuare una risonanza magnetica, una Tac un ecocolordoppler dei vasi epiaortici ed anche trans-cranico o un’angiografia.

I rimedi variano quindi in base alla causa degli acufeni pulsanti. Se ad esempio la causa è l’ostruzione, si può procedere con l’assunzione dei farmaci antitrombotici e con le statine. Vi è quindi la terapia TRT, Tinnitus Retraining Therapy, che tratta l’acufene pulsante come l’acufene normale con tecniche di mascheramento sonoro e terapie psicologiche.

Non si tratta in questo caso di un trattamento farmacologico dell’acufene pulsante, ma di un processo che lavora sul sistema nervoso del paziente aiutandolo a non percepire l’acufene pulsante e limitando i sintomi fino in alcuni casi ad azzerarli.

Acufene pulsante cause fisiche

Le cause fisiche dell’acufene normale possono essere:

  • le perdite di udito dovute all’aumento della risonanza della cavità timpanica dove all’origine possono esserci otiti catarrali, croniche e restringimenti tubarici;
  • iperacusia quindi aumento della capacità di ascolto che accade soprattutto nelle persone particolarmente ansiose;
  • disfunzioni che interessano le articolazioni ATM, quindi temporo-mandibolare;
  • disturbi della tuba di Eustachio: si tratta della parte che collega l’orecchio alla gola e che pareggia la pressione dell’orecchio con la pressione atmosferica. Se ci sono differenze di pressione la tromba si apre per regolarla e ciò può accadere nei viaggi in aereo, nelle arrampicate ad alta quota, nelle immersioni e anche quando l’orecchio è esposto a rumori molto intensi. Se la tromba di Eustachio rimane chiusa quando dovrebbe aprirsi per bilanciare la pressione si tratta di un problema cronico che può essere all’origine degli acufeni, mentre se la tuba è intasata di muco o c’è un’infiammazione si tratta di un’ostruzione temporanea che può essere risolta;
  • tappi di cerume: i tappi di cerume sono considerati fra le cause più comuni e facilmente risolvibili degli acufeni, perché il tappo può causare un’infiammazione del condotto uditivo esterno e anche la perdita dell’udito perché il suono non può raggiungere il timpano e si manifesta con ronzii all’orecchio;
  • otiti croniche o acute: le otiti possono essere considerate cause degli acufeni perché vanno a gonfiare le mucose dell’orecchio a formare delle secrezioni che ostruiscono le vie auricolari;
  • perdita dell’udito: gli acufeni possono essere legati alla perdita dell’udito, anzi, ne sono fra primi sintomi legati all’età. Ciò accade perché con gli anni le strutture interne dell’orecchio degenerano e possono quindi inviare dei segnali anomali al cervello, che va ad interpretarli in modo scorretto generando a sua volta ronzii o fischi;

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Sono molteplici le cause fisiche che possono scatenare l’acufene pulsante. Approfondiamo i problemi più comuni:

Danni all’orecchio interno

È la causa più comune per l’acufene. I suoni passano dall’orecchio esterno a quello interno che contiene la coclea e il nervo uditivo. La coclea è un tubo a spirale arrotolato che contiene un elevato numero di cellule ciliate sensibili. Il nervo uditivo ha invece il compito di trasmettere i segnali sonori al cervello.

Se una parte della coclea viene danneggiata, smetterà di inviare informazioni al cervello il quale può quindi cercare attivamente i segnali dalle parti della coclea che funzionano ancora. Questi segnali potrebbero diventare sovra-rappresentati nel cervello che diventano dei veri e propri acufeni.

Nelle persone anziane, il danno alla coclea si verifica in modo naturale con l’avanzare dell’età. Nelle persone più giovani, invece, può essere causato da ripetute esposizioni a un rumore eccessivo.

Altre cause

Oltre al problema approfondito nel paragrafo precedente, ci sono diverse altre possibili cause di questa tipologia di acufene:

  • accumulo di cerume o liquido che blocca l’orecchio
  • infezione dell’orecchio medio
  • timpano perforato
  • otosclerosi, una condizione ereditaria in cui un’anomala crescita ossea nell’orecchio medio causa la perdita dell’udito. Questa è una delle problematiche più comuni che può scatenare l’acufene pulsante nell’orecchio destro o l’acufene pulsante nell’orecchio sinistro. Infatti, il ronzio persistente può colpire anche uno solo dei due lati
  • sindrome di Ménière, una condizione che causa vertigini e perdita dell’udito.

Casi rari

Ci sono infine le casistiche può rare, quelle in cui il fenomeno si presenta in una percentuale molto minimale. In questi casi l’acufene pulsante si verifica a causa di:

  • una ferita alla testa
  • un’esposizione a un rumore improvviso o molto forte, come un’esplosione o uno sparo
  • un’anemia, dove un numero ridotto di globuli rosso può far assottigliare il sangue e farlo circolare così rapidamente da produrre il ronzio
  • una reazione a specifici farmaci (chemioterapici, antibiotici, diuretici, antiinfiammatori, aspirina)
  • un neuroma acustico, una rara crescita non cancerosa che colpisce il nervo uditivo nell’orecchio interno
  • pressione alta e restringimento delle arterie
  • una ghiandola tiroidea iperattiva
  • diabete
  • morbo di Paget, dove il normale ciclo di rinnovamento e riparazione dell’osso viene interrotto.
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Valeria Martalò
Valeria Martalò
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