Masturbazione maschile: curiosità e consigli

Spesso sottovalutata, e per questo affrontata senza particolare cura, la masturbazione (o autoerotismo) è una pratica che, in realtà, fa decisamente bene e che può rivelarsi un’esperienza alla pari del sesso, o può servire a migliorarlo; a dirla tutta, un gran numero di persone preferisce i preliminari, quindi la masturbazione, all’atto sessuale completo.

D’altronde, l’obiettivo è lo stesso: stimolare determinate zone del nostro corpo per trarne godimento. Inoltre, non bisogna dimenticare che l’autoerotismo è il primo passo nel cammino verso la sfera sessuale e verso la scoperta della propria intimità, di cui nessuno dovrebbe vergognarsi dato che, come diceva il nostro amato Freud, persino nei primi stadi dell’infanzia emergono questi istinti, che necessitano di essere soddisfatti.

Quindi, se sei alle prime armi, o ti ritieni ancora un incapace e vorresti apprendere tecniche che ti facilitino il compito, continua con la lettura e avrai le risposte alle tue domande.

Masturbarsi fa bene? Scopriamo perché

Quando ci si lascia trasportare da queste voglie non ci si sofferma a chiedersi quali effetti ne deriveranno in seguito, ma ciò non significa che questi ultimi siano di poco conto.

Sarebbe scontato parlare dell’utilità che la masturbazione riveste nell’ambito puramente sessuale, sia per il singolo che per il rapporto di coppia; invece, si potrebbero ritenere molto meno scontati i benefici salutari donati dalla masturbazione, che non sono certo pochi.

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Benefici fisici della masturbazione maschile

Masturbarsi fa assolutamente bene, ovviamente se non si esagera: e frasi come “se ti masturbi troppo diventerai cieco!” oppure “la tua faccia si ricoprirà di brufoli!” sono solo il frutto di una mentalità retrograda che, purtroppo, continua a far apparire questo tema come un tabù, ignorando il giovamento che, ironicamente, soprattutto voi maschi ottenete.

Ad esempio, secondo alcuni studi, sembra che far circolare lo sperma con frequenza sia utile a rafforzare il sistema immunitario, e che con l’orgasmo maschile vengano rilasciati ormoni che contribuirebbero a ridurre il rischio di cancro alla prostata, da cui ormai tantissimi uomini in tutto il mondo sono colpiti.

In più, la masturbazione servirebbe a risolvere il problema dell’eiaculazione precoce, in quanto le contrazioni dei muscoli in quella zona durante l’orgasmo li rendono maggiormente tonici e gli consentono di bloccare la fuoriuscita di sperma, fin quando possibile.

Benefici psicofisici della masturbazione

Masturbarsi non fa solo bene al corpo ma anche alla mente.

Per quanto riguarda sia gli uomini che le donne, la masturbazione aiuta a contrastare emozioni negative quali stress o ansia, grazie alle quantità di ossitocina e dopamina rilasciate, a ridurre il dolore fisico e a favorire rilassamento e il sonno, grazie alla produzione di endorfine.

La dopamina avrebbe un impatto positivo anche sul livello di concentrazionee l’aumento di flusso sanguigno al cervello durante quei momenti, con conseguente aumento dell’apporto di ossigeno, favorirebbe la memoria.

Tutto sommato, possiamo dire che masturbarsi è anche un toccasana oltre che un gradevole passatempo, e proprio per questo può esserti utile capire come farlo nel miglior modo possibile.

Le zone erogene maschili
zone erogene maschili

È molto diffusa l’immagine dell’uomo meno sensibile emotivamente e sessualmente rispetto alla donna, che difficilmente si lascia andare a versi o espressioni di apprezzamento, o perlomeno cerca di contenerli.

Certo, la percentuale di uomini che si masturbano quotidianamente supera di molto quella delle donne, il che potrebbe implicare un abituarsi alla pratica e provare, dopo un po’, poco gusto nell’attuarla.

Tuttavia, come per le donne il clitoride e il famoso punto G costituiscono punti focali nel raggiungimento del piacere, anche negli uomini si possono rintracciare dei punti specifici che, se stuzzicati, possono fargli perdere la testa. Vediamo insieme i principali.

I capezzoli

Le prime zone erogene da citare, che l’uomo condivide con la donna, sono i capezzoli: questo dato potrebbe stranirti, perché è molto probabile che tu, come molti altri uomini, non abbia mai concentrato la tua attenzione lì, ma ti suggeriamo di mettere da parte lo scetticismo e provare a toccarli tu stesso, magari immaginando che la persona che desideri li stia leccando o succhiando al posto tuo.

Il glande

L’estremità del pene è senza dubbio la più nota delle zone erogene, ed è anche la migliore, poiché contiene il maggior numero di terminazioni nervose, e per questo anche la più sensibile, per cui sarebbe bene dedicarcisi ma senza esagerare. In particolare, un punto forse un po’ nascosto ma meritevole delle stesse attenzioni è il frenulo, che connette l’asta del pene con la punta.

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I testicoli

Questa è un’altra zona conosciuta per essere fonte di piacere ad alti livelli. È probabile che molti uomini non abbiano voglia di concentrarsi anche su di loro durante la masturbazione del pene, ma esistono molti metodi che possono permetterti di fare entrambe le cose senza fatica, come l’utilizzo di sex toys, di cui parleremo meglio dopo.

Ovviamente, in questa zona sono inclusi i collegamenti della sacca scrotale con le cosce e il perineo, sotto il quale si trova la ghiandola prostatica, che agevola e intensifica l’orgasmo maschile più di quanto si possa pensare, sebbene sia ritenuto un punto ad “accesso proibito” da molti maschi; si tratta di un imbarazzo di cui si può fare a meno, perché se si contassero le pratiche esistenti per la stimolazione genitale, questa è senza dubbio una delle meno scioccanti.

Queste sono zone del corpo che si possono raggiungere facilmente in autonomia, ma ve ne sono altre che possono far provare sensazioni uniche se stimolate dal proprio partner, come la parte inferiore del collo e le labbra.

Tecniche per una masturbazione super

Avrai capito, se sei arrivato fino a questo punto, che la masturbazione non dovrebbe consistere semplicemente nel tipico movimento della mano dall’alto in basso, che può essere sufficiente a farti raggiungere l’orgasmo ma che, alla lunga, può risultare noioso, monotono, poco stimolante.
Se sei interessato a rendere più piccanti e particolari quei momenti, ecco alcuni punti che dovresti seguire:

  1. Non cominciare subito a maneggiare il pene

    Non cominciare subito a maneggiare il pene, ma cerca di arrivare lentamente a quel traguardo, cominciando a sfiorare il petto o il collo, tracciando un percorso che termina al pube.

  2. Rilassati

    Aiutati a immergerti completamente nell’atmosfera spegnendo le luci o lasciandole soffuse, e chiudendo gli occhi per rilassarti e viaggiare con la mente; oppure puoi stimolarti guardando foto o video erotici: è risaputo che la stimolazione visiva è un aspetto fondamentale per gli uomini più che per le donne, e che si può volgere a proprio favore.

     

  3. Non iniziare a muoverti con violenza

    Non iniziare a muoverti con violenza, ma dolcemente, e cambia la velocità e la pressione dei movimenti per provare una montagna russa di emozioni; puoi anche usare gel o lubrificanti per facilitare lo sfregamento ed evitare fastidi. Magari, cerca anche di fermarti nel momento in cui stai per raggiungere il culmine, in modo da prolungare le sensazioni e avere un orgasmo molto più intenso alla fine.

     

  4. Testa diverse tecniche


    Ad esempio, usa due mani al posto di una, o varia utilizzando talvolta la mano destra e altre volte la mano sinistra, o ancora strofina il glande tra le dita con delicatezza.

    Se vuoi sperimentare qualcosa di più eccitante e insolito del semplice sfregamento col cuscino, puoi utilizzare altri oggetti esterni, sbizzarrendoti con la fantasia: dall’anello vibrante al vero e proprio vibratore, che, anche se potrebbe stupirti, è usato ampiamente da voi maschi. Sono strumenti ormai diffusissimi, pensati per ogni tipo di perversione, e che potrebbero farti divertire parecchio.

     

  5. Masturbazione anale

    Infine, come già detto in precedenza, non soffermarti solo sul pene ma esplora altri territori nei dintorni, messaggiando la zona anale magari e, se ti senti audace, non limitandoti all’esterno e inserendo all’interno un dito, o un sex toy, per accarezzare direttamente la prostata: vedrai che alla fine ringrazierai te stesso per averlo fatto.

Speriamo che questi consigli ti abbiano fatto vedere l’autoerotismo con occhi diversi, e che ti abbiano fatto realizzare quanto può essere sorprendentemente intenso se si varcano i confini dell’abitudine.

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