Alito cattivo in gravidanza: come farlo passare e cause

La gravidanza è un periodo magico e delicato, ma spesso è funestato dalla presenza di fastidiosi disturbi, tra i quali figura l’alitosi. Vediamo insieme da cosa è causato questo problema dell’alito cattivo in gravidanza e come possiamo comportarci per risolverlo definitivamente.

Cause dell’alitosi in gravidanza

L’alitosi è un problema molto frequente nelle donne in stato di gravidanza, tuttavia le cause sono note e possono essere contrastate efficacemente, al fine di liberarsi da questa sgradevole condizione, fonte di imbarazzo e, in qualche caso, spia di altre situazioni in corso. Conoscerne le cause consente di guarire questo problema, nonché gli altri che concorrono a creare tale situazione.

Tra le cause più frequenti dell’alitosi gestazionale ci sono senz’altro le difficoltà digestive e le alterazioni del pH gastrico: questo perché il feto, durante il suo naturale sviluppo, tende a comprimere l’apparato gastrico, causando un rallentamento delle funzioni digestive.

A ciò si deve il lento deteriorarsi degli alimenti ingeriti, che, sia a livello di stomaco che di intestino, può causare la produzione di gas o composti volatili dall’odore particolarmente forte e pesante, che verranno poi eliminati dai polmoni durante il processo respiratorio.

 

Ma un’altra causa dell’alitosi è sicuramente da ricercarsi nelle modificazioni dell’assetto ormonale della gestante: ciò predispone le mucose gengivali ad alte probabilità di infiammazioni, e dunque ad una maggiore sensibilità nei confronti degli attacchi batterici. Batteri i quali, instauratisi all’interno delle tasche gengivali, sono liberi di proliferare, liberando dei composti volatili caratterizzati da un forte odore, che quindi causano l’alito pesante.

 

L’alitosi può infine essere causata dalla disbiosi intestinale: si tratta di un disequilibrio a carico della flora batterica intestinale, che può anche comportare vari tipi di irregolarità intestinali, come ad esempio, bruciore di stomaco, mal di pancia, diarrea o stitichezza.

Disbiosi intestinale e alito cattivo in gravidanza

La disbiosi intestinale fa sì che venga a mancare il naturale completamento dell’attività digestiva da parte della micro-flora batterica qui presente, che, come si è visto precedentemente, è causa di alitosi: questo perché gli alimenti non vengono adeguatamente scissi nei nutrienti di base e di conseguenza sono soggetti a putrefazione e a fermentazione, con il risultato della formazione di tossine e gas caratterizzati dal cattivo odore.

Come combattere l’alitosi gestazionale?

Dunque abbiamo visto che le cause dell’alitosi nelle gestanti sono frequentemente da ricondurre a questioni relative alle fisiologiche funzioni gastriche e intestinali; tuttavia, con una serie di piccoli consigli pratici da adottare quotidianamente, si potrà contribuire ad alleviare questo fastidioso disturbo, se non a debellarlo definitivamente.

1 – Quali cibi evitare e non mangiare?

Entrando nel merito del discorso, si consiglia alle future mamme di evitare quegli alimenti in grado di favorire la formazione di aria e di rallentare i processi digestivi: parliamo di cibi ricchi di grassi, fritti, dolci con zuccheri raffinati, bibite gassate e, ovviamente, alcoolici.

2 – Quali cibi è meglio mangiare con Alitosi in gravidanza?

Sono da preferire la carne bianca e il pesce magro, il riso e la pasta in bianco, optando per cotture leggere quali ad esempio al vapore, al forno o alla piastra, con l’aggiunta di un filo d’olio extra vergine (meglio se a crudo) oppure di una modica quantità di Parmigiano Reggiano.

 

Inoltre è bene assumere alimenti ricchi di fibre, secondo la personale tollerabilità, stando attenti a non eccedere nelle dosi per non causare problemi legati alla diarrea.

 

I pasti devono essere leggeri, ma frequenti, agevolati da una masticazione lenta ed accurata, così da favorire la digestione.
E non sottovalutiamo l’importanza della corretta idratazione: si deve bere almeno 1,5 litri di acqua ogni giorno, in modo da favorire l’espulsione di feci morbide, che non rischieranno di ristagnare all’interno dell’intestino.

3 – Fermenti lattici per alitosi in gravidanza

Molto importante è anche l’assunzione quotidiana di fermenti lattici: si tratta infatti di batteri vivi e vitali, i quali ripristinano la microflora intestinale, rafforzando le naturali difese utili a contrastare l’aggressione da parte dei patogeni, con il risultato di un rinnovato equilibrio e benessere intestinale, che si riflette su tutto l’organismo.

 

Enterelle della Bromatech è un ottimo probiotico per ripristinare la flora batterica.

 

Infatti, non a torto, l’intestino è considerato un vero e proprio secondo cervello e dal suo benessere dipendono la salute e il vigore di tutto il corpo. Troviamo fermenti lattici in diversi formati, a seconda delle specifiche esigenze: in capsule, bustine oro-solubili o da sciogliere in acqua e in flaconcini, insieme agli yogurt arricchiti con fermenti lattici e prebiotici; insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

4 – Attività fisica per alitosi in gravidanza

E poi, non dimentichiamo di svolgere una regolare attività fisica, che è in grado di agevolare i processi digestivi, promuovendo anche il corretto transito intestinale; si consigliano attività come la ginnastica dolce o una camminata quotidiana all’aria aperta per circa 30 minuti.

 

Tuttavia è importante dire che questi consigli non intendono sostituire quelli del proprio medico o del proprio ginecologo, ai quali conviene rivolgersi per ogni dubbio o chiarimento; sono però indicazioni utili per tutte le gestanti e non solo: infatti si tratta di linee guida che possono essere adottate da chiunque abbia a cuore la sua salute e il suo benessere.

 

Ricordiamo però che le donne in stato interessante devono necessariamente occuparsi della loro salute in maniera particolare: nessun sintomo, anche il più lieve, deve essere sottovalutato, perché può essere la spia di un problema più grave, che necessita dunque di doverose attenzioni.

Alitosi in gravidanza – quando preoccuparsi?

Si consiglia dunque di consultare frequentemente il proprio medico curante e il proprio ginecologo di fiducia; pensiamo anche a una visita dal dentista, che sarà in grado di diagnosticare eventuali problemi legati a carie e infiammazioni gengivali (che abbiamo visto essere anche tra le cause dell’alitosi), così da scongiurare eventuali aggravamenti futuri.

 

Perché la gravidanza è sì un momento magico e ricco di aspettative, ma è anche particolarmente delicato e la donna deve prendersi particolare cura sia della sua salute sia di quella del nascituro.

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Alessandro Rivale
Alessandro Rivale

Mi chiamo Alessandro Rivale e dirigo il network di blog di CurarsiNaturale.it dal 2011. Mi occupo di informazione online in ambito benessere e ospito esperti del settore benessere tra i più preparati in Italia per trattare argomenti come alimentazione naturale, dimagrimento, fitness e rimedi naturali.

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