Acqua Diuretica: definizione e caratteristiche

Definizione e caratteristiche dell’acqua diuretica

L’acqua diuretica per definizione è un’acqua che possiede un basso contenuto di sodio e, per essere più precisi, in questo tipo di acqua, il valore di sodio è più basso di venti milligrammi per litro, un valore inferiore alla concentrazione osmotica di sangue. Proprio grazie alla sua bassa concentrazione di sali minerali, l’acqua diuretica ha la capacità di essere assorbita più rapidamente dalle cellule e di essere eliminata con la stessa velocità.

Queste acque vengono distinte in base al valore di residuo fisso ovvero la quantità di sali minerali ed oligoelementi che sono presenti in un litro d’acqua dopo che questa è stato sottoposta ad evaporazione ad una temperatura di 180 gradi. Le acque in base al residuo fisso vengono distinte in mineralizzate ed oligominerali.

L’acqua oligominerale ha un residuo fisso inferiore a 500 mg/l. Il loro basso contenuto di sali minerali le rende particolarmente consigliate per un utilizzo quotidiano in quanto stimolano la diuresi e contengono poco sodio. Vengono inoltre sempre suggerite per neonati, bambini e pazienti che soffrono di svariate patologie quali ipertensione arteriosa, calcoli renali, gotta, cistiti ricorrenti.

L’acqua mineralizzata presenta un residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l; considerando la maggiore quantità di sali minerali, questo tipo di acqua viene consigliata maggiormente nei periodi caldi per reintegrare i liquidi che perdiamo con la sudorazione.

Proprio in virtù dell’azione diuretica, si verifica con tali acque un aumento del processo di eliminazione dell’urina che si forma nei reni e delle sostanze di scarto quali acido urico ed acido ossalico.

Acque diuretiche migliori
Acque diuretiche migliori

Non è possibile dire con certezza che una certa marca di acqua è più diuretica di un’altra. Più che fornire un elenco di acqua diuretiche, possiamo offrire delle linee guida, per aiutare ognuno a trovare l’acqua diuretica migliore in base alle proprie esigenze.

Se bere un’acqua diuretica serve a creare il cosiddetto “colpo d’acqua” (per espellere o prevenire i calcoli renali), ci si può orientare su un’acqua minimamente mineralizzata, come ad esempio: Lauretana, Lurisia, Plose, Sant’Anna Sorgente Rebruant, Sant’Anna di Vinadio e tante altre ancora.

Altrimenti l’acqua diuretica può essere scelta tra le varie oligominerali a basso tenore di sodio disponibili in commercio. Tra queste segnaliamo, a scopo puramente esemplificativo: Dolomia, Fabia, Fiuggi, Levissima, Maniva, Panna, Rocchetta, Santa Croce, Sorgesana, Vitasnella.

Benefici dell’acqua diuretica

L’uso di questo tipo di acqua trova particolare importanza nelle persone che soffrono di ritenzione idrica e cellulite, di ipertensione arteriosa, di cistiti recidivanti, di gotta, di calcolosi renale.

La quantità di acqua consigliata giornalmente ammonta a 2 litri al giorno in quanto con questa quantità possiamo favorire il miglioramento di queste condizioni patologiche e soddisfare il nostro fabbisogno idrico. Buona norma sarebbe iniziare a bere acqua sin dal risveglio e per tutto l’arco della giornata, cercando di evitare l’assunzione di un’eccessiva quantità di acqua nelle ore serali.

Acque diuretiche e ipertensione arteriosa

L’aumento della pressione arteriosa rappresenta uno dei principali fattori di rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari; questa è una patologia che trova la sua causa nell’aumento della pressione del sangue nelle arterie. I fattori predisponenti il sopraggiungimento di questa patologia sono di carattere genetico, fisiologico, patologico, ambientale ed alimentare.

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I tipi di acqua e le varie caratteristiche

Anche in assenza di ereditarietà infatti, un esagerato consumo di sale può condurre ad un’alterazione dei valori pressori, determinando sintomi quali mal di testa, vertigini, epistassi, confusione mentale e vista offuscata. Il trattamento di questa patologia tramite l’educazione del paziente a nuove abitudini alimentari e ad un nuovo stile di vita prevede, oltre che all’assunzione di una terapia farmacologica concordata con uno specialista del settore, la riduzione dell’apporto di sale nella dieta.

Pressione alta e acqua

Per chi soffre di ipertensione il consiglio è di assumere acqua oligominerale o leggermente mineralizzata al fine di stimolare la diuresi ed abbassare la pressione arteriosa. E’ risaputo infatti che l’acqua abbia la capacità di regolarizzare la pressione sanguigna riducendo sostanzialmente l’affaticamento del cuore.

Nel caso di pressione alta si dovrebbero assumere almeno nove bicchieri di acqua al giorno; tale quantità diminuirebbe la possibilità di disidratazione cronica, condizione che riduce il trasporto di sangue nel corpo e determina un fenomeno di vasocostrizione generalizzata, volto a conservare l’acqua che generalmente perdiamo durante la sudorazione o durante la minzione.

Acque iposodiche

Le acque iposodiche svolgono pertanto un ruolo fondamentale nel controllo della pressione arteriosa, proteggendo le persone dal rischio cardiovascolare e assicurando un più elevato effetto diuretico che consente di eliminare i livelli di sodio in eccesso. Al contrario, chi soffre di pressione bassa, non dovrebbe assumere acqua mineralizzata o con basso apporto di sodio, in quanto l’effetto diuretico di tali acque andrebbero a peggiorare la condizione di ipotensione.

Il consumo di acqua a basso contenuto di sodio è indicato anche nel trattamento della calcolosi renale.

Acqua diuretica per calcoli renali

I calcoli renali rappresentano la formazione di aggregati di dura consistenza di sali minerali contenuti nelle urine, i quali, proprio per la loro particolare caratteristica, vengono spesso definiti pietre o sassi. I calcoli renali si formano appunto nei reni quando, le sostanze che normalmente risiedono nelle urine, diventano troppo concentrate e si accumulano sotto forma di sassi.

Questo materiale solido può restare nel rene o, in casi più fortunati, avanzare lungo gli ureteri e sfociare nella vescica, subendo poi l’eliminazione nelle urine. I calcoli renali vengono distinti in base alle dimensioni: ve ne sono alcuni molto piccoli che sono definiti renella e altri di dimensioni più grandi.

Prevenzione dei calcoli renali con l’acqua diuretica

La prevenzione della calcolosi renale può avvenire se aumentiamo il solvente, ovvero l’acqua, ed impediamo l’aggregazione dei detriti calcarei. Uno studio del 2005 ha dimostrato la notevole riduzione di recidive nei tre anni successivi al primo episodio di calcolosi per quei pazienti che assumevano con costanza 2 litri di acqua al giorno. Ovviamente il risultato diventa ancora più soddisfacente se si utilizza un’acqua che abbia basso contenuto di sodio; queste ultime infatti riducono la possibilità che si formino i cosiddetti sassi e, nel caso in cui siano già presenti, favorisce l’eliminazione degli stessi grazie all’elevato potere diuretico.

Acque diuretiche utile nel trattamento delle cistiti recidivanti

La cistite è un fenomeno infiammatorio che riguarda la vescica e che trova la sua causa prevalentemente in infezioni di tipo batterico. I sintomi che rendono facile il riconoscimento di questo fenomeno sono: bruciore durante la minzione, stimolo urinario frequente, nei casi più gravi presenza di sangue nelle urine o più di frequente urine torbide e dall’odore intenso.

Il consumo di acqua diuretica è consigliato nelle persone che soffrono di cistiti ricorrenti perchè sembrerebbe ridurre il fenomeno infiammatorio che riguarda la mucosa vescicale; inoltre la diuresi indotta da queste acque favorisce ovviamente il lavaggio della vescica e delle vie urinarie.

Come prevenire la gotta con l’utilizzo delle acque diuretiche

Il prodotto della degradazione delle basi azotate chiamate purine è l’acido urico, un composto dall’elevato potere antiossidante, importantissimo per la salute dei nostri vasi sanguigni. L’acido urico viene eliminato dai reni attraverso le urine. Se tale procedimento non avviene correttamente l’acido urico si accula nell’organismo, dando luogo alla formazione di cristalli, che si depositano a livello di articolazioni, tendini e tessuti.

Nel caso in cui l’acido urico non venga correttamente eliminato si parla di iperuricemia e conseguentemente di gotta. Al fine di garantire il giusto meccanismo di eliminazione dell’acido urico da parte dei reni è fondamentale bere due litri di acqua al giorno per purificare il sangue. Se si offre di iperuricemia è buona regola prediligere acque a basso residuo fisso che risultano essere un buon alleato contro l’acido urico.

Acqua diuretica efficace per dimagrire e sgonfiarsi

L’acqua diuretica è utile per ridurre la ritenzione idrica e dimagrire.

La ritenzione idrica, come suggerisce lo stesso termine, è la tendenza da parte dell’organismo a trattenere acqua in eccesso. Le cause di questa condizione sono da ricercare nell’alimentazione scorretta e nello scarso consumo giornaliero di acqua. Se consideriamo in modo approfondito ciò che avviene nel nostro corpo noteremo che le zone in cui più frequentemente si accumulano zone di adipe sono quelle aree dove i liquidi tendono a ristagnare, creando il caratteristico effetto a buccia d’arancia.

Importantissimo per contrastare efficacemente questo fenomeno è scegliere la giusta acqua, che abbia basso residuo fisso e bassa quantità di sodio. Altra caratteristica importante nella gestione del peso corporeo è rappresentato dal potere lassativo di tali acque che favoriscono i processi digestivi ed un più rapido svuotamento gastrico.

Mantenersi correttamente idratate assume un aspetto importantissimo durante la gravidanza.

L’acqua che si sceglie di assumere in gravidanza è fondamentale per il buon andamento della gestazione e per il benessere del bambino. Le acque maggiormente indicate sono, anche in questo caso, quelle mineralizzate ed oligominerali in quanto riducono la ritenzione dei liquidi, favoriscono le funzioni metaboliche ed aiutano a contrastare il fastidioso fenomeno dei crampi.

Si può ottenere un’acqua dalle proprietà diuretiche a casa?

E’ possibile ottenere un’acqua dalla proprietà diuretiche a casa acquistando un purificatore d’acqua. Esistono diversi tipi di purificatori ma quelli più utilizzati sono il purificatore ad osmosi inversa ed il purificatore a ultrafiltrazione.

La tecnica di osmosi inversa è caratterizzata dall’uso di una membrana semipermeabile che si lascia attraversare dal solvente; il solvente in questione, nel nostro caso, sarà l’acqua.

Tale membrana ha la proprietà di far filtrare l’acqua senza lasciar penetrare le sostanze impure. L’acqua filtrata arriva dunque priva di impurità. Il purificatore ad ultrafiltrazione utilizza invece come membrana separatrice un filtro di carbone che depaupera l’acqua del cloro e la priva di odori sgradevoli.

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Alessandro Rivale
Alessandro Rivale

Mi chiamo Alessandro Rivale e dirigo il network di blog di CurarsiNaturale.it dal 2011. Mi occupo di informazione online in ambito benessere e ospito esperti del settore benessere tra i più preparati in Italia per trattare argomenti come alimentazione naturale, dimagrimento, fitness e rimedi naturali.

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